riportiamo l’articolo pubblicato su www.qdpnews.it
Lo scorso 23 settembre si è svolto l’incontro, nella parrocchia di Barbisano, frazione di Pieve di Soligo, tra i preti dell’unità pastorale de “La Pieve” e il vescovo della diocesi di Vittorio Veneto Corrado Pizzol.
Fra i vari punti affrontati nel corso della riunione, uno dei più urgenti e critici è stato quello dei catechisti, visto il grande numero di bambini e ragazzi unito alla scarsità di parrocchiani che si offrono come insegnanti.
Fortunatamente, il problema sembra aver trovato una soluzione, grazie agli appelli lanciati da monsignor Giuseppe Nadal (nella foto a sinistra, al centro) , parroco di Pieve di Soligo e Solighetto.
“Al momento, nell’unità pastorale che riunisce le cinque parrocchie di Pieve, Solighetto, Rrefrontolo, Barbisano e Collalto, siamo solo quattro sacerdoti ad operare. L’aiuto dei laici è fondamentale, per questo ho lanciato un appello ai fedeli per cercare nuovi catechisti. Sono in già in molti che ci hanno risposto, e di questo non posso che essere contento. Il massimo sarebbe riuscire ad avere una coppia di genitori come insegnanti, anche per il sostegno reciproco che riescono a darsi, comunque siamo aperti a qualsiasi parrocchiano abbia voglia di dare una mano”.
Attorno alla metà di ottobre, la data è ancora da decidere, cominceranno le prime lezioni di catechismo per i ragazzi ed i bambini, che solo nella parrocchia di Pieve sono più di 500, e nel frattempo saranno gli adulti a dover “tornare a scuola”.
“Abbiamo organizzato dei corsi per la formazione dei catechisti – continua don Giuseppe – per aiutarli e sostenerli nel loro percorso di insegnamento. Soprattutto per chi è alle prime armi, affrontare una classe di bambini non è mai facile, c’è bisogno prima di una preparazione per gestire situazioni che possono facilmente complicarsi. Oltre a queste lezioni poi, sarà necessario coordinarsi al meglio anche durante l’anno, per avere tutto sempre sotto controllo”.
Il primo incontro si terrà lunedi 6 ottobre nell’oratorio di Pieve di Soligo (nella foto a destra), che servirà come saluto e la divisione delle varie classi dei ragazzi, poi ci saranno altri quattro incontri, questa volta di preparazione vera e propria.
“Che non ci fossero catechisti era la mia preoccupazione maggiore – conclude don Giuseppe – ma la risposta così grande delle persone mi ha veramente tranquillizzato. Manca ancora qualche insegnante per il gruppo dei ragazzi delle medie, ma finalmente sono sereno, non resta altro che darsi da fare e mettersi al lavoro. L’opera di questi volontari è fondamentale e meritano di essere sostenuti e appoggiati, perchè sono loro, con il contributo che portano ogni giorno, il vero motore della parrocchia”.
(Fonte: Edoardo Munari © Qdpnews.it).
(Foto: archivo Qdpnews.it).